L'insegnante diventa uno dei punti fermi nella vita degli allievi: non solo riguardo alla danza, ma anche nella vita. I ragazzi raccontano, chiedono si confidano: ecco perché non riesco a prescindere il mio ruolo "lavorativo" da quello educativo. Curriculum ed esperienza: per prima cosa la preparazione. Non ci si improvvisa mai, soprattutto quando curi l'allenamento e la preparazione fisica di una persona o bambino nell'età della crescita. Ovviamente bisogna fare la gavetta, ma curriculum ed esperienza sono fondamentali.
Sapere fare e saper insegnare: l'insegnante di danza ha il doppio compito, fare bene entrambe le cose. Se non so mostrarti il gesto, come puoi copiare? Se non so farti capire che muscoli muovere, come impari? Diffidate da chi fa lezione stando seduto tutto il tempo o teme di dimostrare.
Struttura la lezione in base al gruppo: ogni classe di danza è un percorso, esiste un programma didattico (per questo insistiamo sulle poche assenze, tutti sono corresponsabili dei risultati della classe intera!). Detto ciò un/a buon/a maestro/a saprà adattare il metodo tenendo conto di chi ha a lezione. Se non lo facesse significherebbe non raggiungere risultati e far sentire gli allievi frustrati.
EMPATIA!!! Non tutti i giorni sono uguali! Bisogna capire quando si può tirare la corda e quando mollare un po' la presa. Capire quando l'allievo va stimolato o quando è realmente stanco. Deve esserci impegno ma anche sfogo e piacere nella lezione.
Saper dosare le parole: trovo assurdo specificarlo ma un buon insegnante è chi ti corregge TECNICAMENTE, non chi ti umilia personalmente! Mi mordo la lingua e taccio su cosa vengo a sapere o ho visto altrove, ma ricordate che l'attacco personale è una cosa gravissima, specialmente quando si tratta di bambini! MAI MAI MAI riprenderli sul personale! E rispettiamo per piacere i loro tempi!
Per tutti questi motivi credo fermamente che noi maestri di danza non possiamo prescindere dall'aspetto educativo e dobbiamo dare per primi l'esempio!
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